Chi Siamo
Il nostro team di ricercatori, ad ora, è composto da quattro persone estremamente affiatate ed appassionate.
Nicola Aurier
Laureato in Biologia Ecologica e Comportamento Animale, presso l'Università di Parma, con una tesi in bioacustica subacquea. Ha partecipato, presso il santuario Pelagos, alla stagione di ricerca 2008 grazie a Tethys Reserach Institute. E' stato responsabile di impatto ambientale e guida naturalistica in Kenya e Tanzania. Dopo diversi anni di lavoro d'ufficio come consulente per laboratori di analisi ha deciso di riprendere gli studi e la passione per il mare ed i suoi abitanti ha prevalso. Dopo aver conseguito un Master presso l'Università di Bologna in "Acquacoltura ed Ittiopatologie", con una tesi sulla bioacustica ed il benessere dei tursiopi, redatta grazie ad un tirocinio curriculare presso lo zoo-acquario "Marineland" di Antibes, insieme ai suoi colleghi e compagni di avventura ha deciso, con orgoglio, di partecipare al progetto di studio e tutela dei cetacei nel nord Adriatico. All'interno di "Delfini Bizantini" si occupa della bioacustica, delle soluzioni tecniche e grazie alla patente nautica illimitata del governo delle imbarcazioni.
<< Io sto bene solo con almeno due metri d'acqua sotto il c#@o...>>.
Rebecca Andreini
Laureanda in Medicina Veterinaria presso Università di Bologna, con un percorso di studi incentrato sull'approfondimento della medicina dei mammiferi marini tramite congressi, corso di biologia, anatomia, fisiologia e patologia dei cetacei presso Università di Bologna sede Cesenatico e corso di alta formazione a cura del Dott. Sandro Mazzariol presso Università di Padova in possesso di brevetto subacqueo CMAS.
Da sempre nutre una atavica passione per il mare ed i mammiferi marini,cresciuta anche grazie alla possibilità di viaggiare e conoscere altre realtà che operano in questo ambito.
All'interno di "Delfini Bizantini" si occupa della raccolta, organizzazione ed interpretazione dati clinico-medici tramite osservazione e EOG ed analisi laboratoristiche.
<< Arrivò in una macchia di colore azzurro-viola che non si riusciva a capire se riflettesse le profondità marine,o uno di quei crepuscoli che si tingono di viola nell'ultimo istante prima della scomparsa del sole. Aveva il corpo arcuato per il salto e sul muso una strana espressione affettuosa che molti anni dopo si definì come una certa vocazione alla tristezza. Al suo apparire, la zucca dei miei giochi si trasformò in un cocchio trainato da cavalli, anche se non conoscevo ancora la storia di Cenerentola...>>.
Michela Spreafico
Laureata in Biodiversità ed Evoluzione Biologica all’Università degli Studi di Milano, ha costruito il proprio percorso di studi intorno alla passione per gli animali e l'osservazione del loro comportamento. Durante gli anni universitari ha partecipato a svariati progetti sullo studio degli effetti materni in diverse specie aviarie e ha collaborato con l’ISPRA per lo studio di parassitosi abomasali nei daini e per uno studio di ricerca sulle competizioni tra i nidiacei di storni.
Dopo la laurea magistrale si è trasferita a Grünau in Austria, per una collaborazione con l’Università di Vienna, per studiare il comportamento sociale di diverse specie di corvidi selvatici e in cattività. Questo periodo l’ha avvicinata moltissimo al mondo dell’etologia e le ha trasmesso la passione per la ricerca e le competenze necessarie per la realizzazione e il conseguimento di un progetto di ricerca scientifico, in particolare con animali selvatici.
Da due anni lavora come educatrice nelle scuole per progetti legati alla sostenibilità ambientale ed eco-turismo.
All'interno di "Delfini Bizantini" si occupa della raccolta e successiva analisi dei dati comportamentali.
<<...Ora non è tempo per pensare a ciò che non hai. Pensa a quello che puoi fare con quello che c'è...>>
Carlo Pezzi
Laureando in Medicina Veterinaria presso Università di Bologna, con percorso incentrato sul monitoraggio e censimento della fauna selvatica. Ha completato più corsi riguardanti la fotografia naturalistica.
All'interno di "Delfini Bizantini" si occupa della fotografia, della foto-identificazione e del reperimento dei materiali necessari agli studi.
Cosa facciamo
Il tratto di mare interessato è stato stabilito mediante segnalazioni ottenute grazie a schede di avvistamento, riportanti specie avvistata, ora, data e coordinate del luogo di incontro degli animali, distribuite ad autorità portuali, consorzi di pesca, club nautici e scuole di vela.
La zona interessata è stata suddivisa in transetti quadrati di 1,5 miglia nautiche (3 km) di lato. Mediante un’imbarcazione i transetti vengono percorsi lungo la loro linea mediale, utilizzando un GPS, alla velocità di 5 nodi (circa 9 km orari). L’equipaggio composto da quattro ricercatori svolgerà azione di monitoraggio al fine di individuare l’animale o gli animali.
Le operazioni saranno svolte esclusivamente durante le ore diurne e con condizioni meteo-marine favorevoli.
Una volta individuati gli animali si procederà con la prima fase del censimento: la foto-identificazione. Questa procedura consiste nell’individuare, tramite fotografie della pinna dorsale dei soggetti identificati, caratteristiche determinanti della sua morfologia (cicatrici o tacche). La successiva classificazione permetterà di identificare i vari individui componenti il gruppo nelle missioni di osservazione/monitoraggio che seguiranno.
Contemporaneamente a questa operazione sarà valutato mediante un idrofono e il monitoraggio visivo il comportamento acustico in relazione alle attività svolte dal gruppo individuato. Le valutazioni comportamentali e le attività svolte dagli animali serviranno ad identificarne la struttura sociale e il benessere ad esso legati.
Solo se accondiscendenti, gli animali verranno avvicinati dal natante, rispettando le linee guida stilate dalla commissione ACCOBAMS, e sarà tentato il prelievo di campioni di pelle in maniera non invasiva, non dolorosa né dannosa per l’animale, come descritto in protocollo (stiamo aspettando i permessi ministeriali per i campionamenti di tessuti).
Mediante la strumentazione idrofonica potrà essere valutato anche il livello di rumore ambientale e il possibile impatto sulla biologia dell'animale.
Nel nostro studio non sono presi in considerazione solo i mammiferi marini ma nelle schede di avvistamento è contemplata la segnalazione di altre specie di rilievo per l'ecosistema come Condroitti pelagici (squali), Tunidi (tonni), Chelonidi (tartarughe marine) e Molidi (Mola mola o pesce luna).
La zona interessata è stata suddivisa in transetti quadrati di 1,5 miglia nautiche (3 km) di lato. Mediante un’imbarcazione i transetti vengono percorsi lungo la loro linea mediale, utilizzando un GPS, alla velocità di 5 nodi (circa 9 km orari). L’equipaggio composto da quattro ricercatori svolgerà azione di monitoraggio al fine di individuare l’animale o gli animali.
Le operazioni saranno svolte esclusivamente durante le ore diurne e con condizioni meteo-marine favorevoli.
Una volta individuati gli animali si procederà con la prima fase del censimento: la foto-identificazione. Questa procedura consiste nell’individuare, tramite fotografie della pinna dorsale dei soggetti identificati, caratteristiche determinanti della sua morfologia (cicatrici o tacche). La successiva classificazione permetterà di identificare i vari individui componenti il gruppo nelle missioni di osservazione/monitoraggio che seguiranno.
Contemporaneamente a questa operazione sarà valutato mediante un idrofono e il monitoraggio visivo il comportamento acustico in relazione alle attività svolte dal gruppo individuato. Le valutazioni comportamentali e le attività svolte dagli animali serviranno ad identificarne la struttura sociale e il benessere ad esso legati.
Solo se accondiscendenti, gli animali verranno avvicinati dal natante, rispettando le linee guida stilate dalla commissione ACCOBAMS, e sarà tentato il prelievo di campioni di pelle in maniera non invasiva, non dolorosa né dannosa per l’animale, come descritto in protocollo (stiamo aspettando i permessi ministeriali per i campionamenti di tessuti).
Mediante la strumentazione idrofonica potrà essere valutato anche il livello di rumore ambientale e il possibile impatto sulla biologia dell'animale.
Nel nostro studio non sono presi in considerazione solo i mammiferi marini ma nelle schede di avvistamento è contemplata la segnalazione di altre specie di rilievo per l'ecosistema come Condroitti pelagici (squali), Tunidi (tonni), Chelonidi (tartarughe marine) e Molidi (Mola mola o pesce luna).
Statuto ed Atto costitutivo
Delfini Bizantini non è solo un gruppo di ricerca privato, ma anche un associazione no profit. Organizziamo eventi divulgativi, educazione ambientale, rivolta sia ad adulti che bambini, ed eventi ricreativi e dimostrativi inerenti alle nostre attività aperti ai soci.
statuto.pdf | |
File Size: | 7783 kb |
File Type: |